Gambero Rosso ha pubblicato un racconto della giornata seguendo le lettere dell’alfabeto, dalla A alla Z (Zanussi Professional, ovviamente! ).
Eccone un estratto:
B Bocuse. L’anima del grande Paul aleggiava e ogni tanto appariva sullo schermo. Un’icona, ormai entrata nella leggenda del food.
O Ovazioni da stadio. Striscioni e ola (Sicilia, Sicilia…) dei sostenitori di Giuseppe Raciti, tifo per Paolo Griffa, ma tutti avevano il loro nutrito gruppo di aficionados. Bella atmosfera calda da arena, in contrasto con l’imperturbabile flemma dei giurati.
C Crippa. Sempre più ascetico, barba solo sul mento e baffi all’insù, più toque ben calzato, assomigliava a un personaggio di Salgari (o a Salgari stesso?), a un principe d’Oriente, al genio della lampada, a scelta. L’altra C della presidenza, Cracco, sfoggiava un paio di occhiali in perfetto stile nerd.
U Uniti. Idea forte di tutti: uniti a rappresentare l’Italia della cucina e portarla dove merita, evviva. Almeno in cucina, siamo una nazione.
S Selfie. La risonanza mediatica di uno chef si è misurata nelle richieste di selfie a fine votazioni, prima del verdetto. Cracco ha dovuto destreggiarsi fra stuoli di fan e anche Cannavacciuolo non scherzava…
E Eroico. Uno dei candidati, Paolo Griffa, sous chef del due stelle Marco Sacco al Piccolo Lago, si è tagliato malamente un dito pochi giorni fa: è esploso un frullatore, corsa in ospedale, panico. Ha cucinato con il dito fasciato, per il Bocuse tocca saper soffrire.
Z Zanussi. Professional, altro Premium Partner. Scelto dall’ Accademia Bocuse d’Or Italia, per le sue apparecchiature di cottura innovative, sostenibili, affidabili e facili da usare. Si gioca in casa.
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